Grazie all’introduzione della funzione “ricerca inversa”, gli utenti WhatsApp sono ulteriormente tutelati da tentativi di frode e raggiri: ecco come funziona.
Come tutte le applicazioni che funzionano tramite il web e mettono in contatto milioni di persone, anche WhatsApp viene utilizzato da truffatori e malintenzionati allo scopo di raggirare le persone meno scafate e pronte a cogliere le truffe. Già da diversi anni ci sono utenze che utilizzano banche dati per avviare campagne di phishing o infettare con virus e malware i dispositivi dei malcapitati.
Esattamente come per gli sms e le mail di questo tipo, il consiglio che viene dato è sempre lo stesso, non aprire le chat provenienti da numeri sconosciuti e soprattutto non cliccare nei link interni che vengono condivisi. Va da sé che non vanno scritti dati sensibili all’interno di queste chat (in quel caso la crittografia end-to-end non può proteggervi) né tantomeno effettuati pagamenti.
Ciò che può trarre maggiormente in inganno in questo periodo è che adesso WhatsApp viene utilizzato anche da aziende per fare pubblicità e condividere offerte con i clienti. L’utente dunque può essere più facilmente tratto in inganno se un account è creato in modo tale da sembrare appartenente ad un’azienda nota.
Come la funzione “ricerca inversa” aiuta a difendersi da possibili frodi
Il problema è noto agli sviluppatori della piattaforma di messaggistica istantanea e proprio per tutelare l’utenza da tentativi di frode ben architettati ha messo a disposizione – attualmente in una versione beta, per l’esattezza quella Android 2.24.23.13 – una nuova funzione che faciliterà il riconoscimento degli account fake e dei tentativi di truffa.
La funzione si chiama “ricerca inversa” e consente agli utenti di cercare sul web l’identità della persona che si vede nella foto profilo o di appurare l’appartenenza di quel numero di telefono all’azienda di cui sostiene di fare parte. In questo modo sarà immediato avere la certezza che si tratta di un’immagine modificata per sembrare quella originale o se si tratta proprio di un’immagine esistente sul sito dell’azienda o sull’account del contatto.
Fino ad ora, infatti, per fare una simile ricerca era necessario uscire da WhatsApp e copiare i dati dell’immagine su un browser per effettuare la ricerca e fare tutte i confronti necessari per appurare l’autenticità dell’account che ci aveva contattato. Grazie a ricerca inversa potremo avere i risultati senza necessità di uscire dall’app, tramite l’apposita voce posizionata nel menu a tendina in alto a destra.