Sai perché i panettoni, una volta cotti, devono sempre essere capovolti? Scopriamo questo “mistero” natalizio!
La maggior parte di noi, da quando è nato, a Natale, a tavola con famiglia e amici, si gusta una bella fetta del dolce natalizio più tipico che ci sia: il panettone milanese. C’è chi lo ama tradizionale con uvetta e canditi di arancia e chi predilige le versioni più gourmet con creme di vari gusti.
Negli ultimi anni, sia sugli scaffali dei supermercati sia nelle pasticcerie, hanno fatto capolino panettoni per tutte le esigenze e per tutti i palati: con crema al pistacchio, con frutti di bosco e cioccolato bianco, con gli agrumi, con pere e zenzero e ormai si trovano in commercio persino dolci vegani che, per Legge, non si possono definire panettoni ma somigliano moltissimo al caro buon dolce “meneghino”.
Il panettone è nato intorno al 1600 per opera di un cuoco di nome Tony, da cui, appunto, ha preso il nome: il “pane di Tony”. Ha la forma di un classico cappello da chef. Ma c’è un piccolo dettaglio che nessuno sa riguardo a questo golosissimo dolce di Natale: perché, dopo essere stato cotto nel forno, deve essere capovolto? Scopriamo questo “mistero” nel prossimo paragrafo.
Panettone: ecco il segreto che nessuno conosce su questo dolce natalizio
Dolce natalizio che non può mai mancare sulle tavole degli italiani né per la cena della Vigilia né per il pranzo del 25 dicembre: sua maestà il panettone! Nato a Milano intorno al 1600, ormai questo dolce è diffuso non solo in tutta Italia ma in tutto il mondo. Eppure c’è un particolare che ben pochi conoscono: perché, dopo la cottura, deve essere “appeso” a testa in giù?
La spiegazione, più che dalla cucina, viene dalla Fisica: infatti la colpa è tutta della forza di gravita! In pratica, appena cotto il panettone non riuscirebbe a reggere il suo peso e si affloscerebbe con un risultato un tantino deludente sia per chi ha impiegato ore a prepararlo sia per chi lo vuole acquistare.
Se i panettoni appena sfornati venissero lasciati in piedi si sgonfierebbero subito a causa del calore dell’impasto. Di conseguenza devono essere capovolti per almeno 12 ore all’interno di appositi pirottini in modo che, trattenendo tutta l’umidità, una volta posizionati in piedi non si sgonfino ma mantengano la classica forma a “cappello di chef”.
La medesima regola vale anche per un altro grande lievitato, la regina della Pasqua: la colomba. Anche la colomba va messa a testa in giù per qualche ora in quanto ha un impasto molto simile a quello del panettone. E per quel che riguarda il pandoro? Il pandore, invece, ha regole diverse: non viene capovolto ma viene cotto in forno direttamente nello stampo di alluminio e poi appena si raffredda viene tolto dallo stampo e messo nella confezione.