Se sei alla ricerca di un nuovo lavoro o, addirittura, del tuo primo lavoro, gli esperti del settore risorse umane mettono in guardia: mai usare certe parole quando scrivi il tuo Curriculum o nessuno ti assumerà.
La ricerca di un lavoro di questi tempi è tutt’altro che facile in quanto ormai la domanda supera di gran lunga l’offerta: per lo stesso posto le aziende possono ricevere anche migliaia di Curriculum. Ecco perché distinguersi è fondamentale: è importante fare subito una buona impressione che, induca, quantomeno a contattarci per un primo colloquio conoscitivo.
E come fare una buona impressione e incuriosire l’azienda che ci interessa e in cui ci piacerebbe lavorare? Proprio attraverso un Curriculum “vincente”. Quando parliamo di lavoro, infatti, il nostro Curriculum rappresenta il nostro biglietto da visita: deve spiegare in poche righe chi siamo.
Il modello del Cv europeo è sempre valido ma non è l’unico ammesso. Soprattutto se ci si vuole proporre per settori creativi – dalla moda, al design alla cucina – un Cv meno formale è ben visto ed è sintomo di un certo anticonformismo che, in alcuni ambiti, piace e rappresenta una marcia in più.
Oltre a sapere cosa scrivere nel Curriculum è altrettanto rilevante sapere cosa non scrivere. Gli esperti del selezione del personale hanno svelato le tre parole che mai e poi mai dovrebbero essere usate all’interno di un Curriculum a meno che non si voglia restare disoccupati per il resto della propria vita.
La laurea c’è, il master anche, parli 2 lingue straniere e hai meno di 30 anni. Ma allora perché nessuna delle aziende per cui ti sei candidata ti chiama almeno per un colloquio? L’errore forse sta nel tuo Curriculum Vitae: forse hai usato alcune parole che, secondo gli esperti di selezione del personale, inducono le aziende a scartare i candidati a priori.
E’ vero che un libro non si legge dalla copertina ma è altrettanto vero che il successo di quel libro e il numero di vendite saranno fortemente influenzate dal titolo e dalla copertina! Lo stesso vale per te: essere o no contattata dalle aziende per le quali ti sei candidata dipende da come ti sei presentata nel tuo Curriculum.
Naturalmente devi precisare i tuoi titoli di studio – partendo sempre dall’ultimo – e le tue competenze in fatto di lingue straniere e computer. Oltre a questo, soprattutto negli ultimi anni, è richiesto da sempre più aziende di parlare delle proprie competenze trasversali e dei propri interessi. Quindi se, ad esempio, fai volontariato o suoni in un gruppo o fai teatro o giochi a pallavolo, è bene scriverlo nel Curriculum.
Cosa, invece, dovresti assolutamente evitare di scrivere? Non usare mai queste 3 parole: “motivato”, “creativo, “entusiasta”. Si tratta di termini ampiamente abusati. I selezionatori non sono sprovveduti: sanno che ti sei candidato o candidata non tanto – o non solo almeno – per l’entusiasmo ma perché ti serve un lavoro e potrebbero anche sentirsi presi in giro da queste parole che ormai leggono in tutti i CV.
Evita anche di inserire una quarta parola: “esperto”, in quanto potrebbe essere letta come sintomo di presunzione e superbia: nella vita c’è sempre da imparare! Infine non usare frasi come “attitudine al lavoro di gruppo” o “buone capacità interpersonali”: deve essere già scontato che tu le abbia. Le stesse regole valgono anche quando ti presenti su Linkedin o quando vai ad un colloquio: se usi queste parole o queste frasi rischi di restare disoccupato o disoccupata ancora molto a lungo.
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