L’olio extravergine d’oliva sta diventando di fatto un bene di lusso, coi prezzi che continuano a salire. Altroconsumo viene in nostro aiuto con la classifica dei migliori nel rapporto qualità-prezzo.
Sicuramente si tratta di un elemento utilizzato in tutte le cucine italiane e che riesce a esaltare il sapore delle nostre ricette, non tutti sono però uguali. Si stima che in Italia il settore dell’olio d’oliva coinvolga oltre 600mila imprese olivicole con oltre 4mila frantoi attivi sul territorio nazionale. Nel 2023 la campagna ha portato a 328mila tonnellate di olio prodotto e cioè il 36% in più del 2022 coinvolto da noti problemi che avevano portato a un brusco arresto.
I prezzi sono sempre in aumento anche perché parte della produzione viene dedicata ai mercati esteri con il nostro paese che fatica a produrne abbastanza per i cittadini. Una serie di meccanismi che hanno reso quindi, come dicevamo prima, l’olio extravergine di lusso un bene di lusso e che oggi ci obbliga a fare i conti con possibilità, sconti e ponderate possibilità verso il futuro. L’aiuto che ci propone Altroconsumo non è di certo da sottovalutare sotto ogni punto di vista.
Altroconsumo e la classifica dell’olio extravergine d’oliva
Se non sai quale olio extravergine d’oliva scegliere, Altroconsumo ti propone una classifica dei migliori nel rapporto qualità-prezzo. Ci regala così delle possibilità molto interessanti che ci permetteranno anche di risparmiare oltre che di acquistare prodotti di grande qualità. Sono venti gli oli analizzati dall’associazione dei consumatori attraverso vari parametri quali acidità, ossidazione, qualità organolettiche e anche il gusto che sicuramente non è un fattore secondario.
In cima alla lista c’è il De Cecco 100% italiano che guadagna 86 punti e oltre a una qualità ottima anche risultati eccellenti nei test per il migliore acquisto. Il costo è di 11.69 euro al litro. Il più basso nel prezzo si trova in 18esima posizione ed è il Primadonna Lidl che vanta un punteggio di 68 e che costa 8,89 euro.
Sul podio oltre al De Cecco troviamo anche il Filippo Berio e il Monini Gran Fruttato che raccolgono ben 82 punti. Risultati che hanno permesso di stabilire alcuni punti importanti e che hanno fatto felici anche le aziende coinvolte che ne sono uscite praticamente tutte ben oltre la sufficienza.
Sebbene i prezzi continuino a essere alti, va specificata l’importanza di avere un prodotto anche di ottima qualità e la possibilità di trovare sul mercato diverse alternative molto interessanti per la nostra scelta.