In arrivo nuova stangata sulle bollette gas, preoccupate le famiglie: la verità sui nuovi importi

Sta per arrivare una nuova stangata per quanto riguarda le bollette del gas. Le famiglie sono preoccupate per i nuovi importi messi nel mirino.

La situazione economica delle famiglie italiane è sempre più in bilico, andiamo a vedere come cambiano le cose. L’inflazione sta complicando la vita a numerosissime persone che ieri riuscivano a togliersi anche qualche soddisfazione e oggi arrivano a stento a fine mese. Proprio per questo diventerà fondamentale prendere dei rimedi per evitare che la situazione possa degenerare ulteriormente.

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In arrivo nuova stangata sulle bollette gas, preoccupate le famiglie (Al25.it)

Nonostante questo però anche le aziende sono in difficoltà e iniziano ad alzare i loro costi anche per l’aumento delle materie prime. In questo senso il gas continua a rappresentare uno dei crucci più grandi degli italiani anche e soprattutto con il freddo dell’inverno e l’obbligo di utilizzare con maggiore assiduità la caldaia.

Oggi vi sveliamo l’aumento degli importi e cerchiamo di trovare una soluzione a una situazione che rischia di essere davvero complessa da gestire. La situazione appare complessa e potrebbe anche degenerare soprattutto per chi non ha alternativa al gas stesso.

Stangata sulle bollette del gas, cosa accade?

La stangata sulle bollette del gas arriva in Italia in seguito allo stop delle forniture della Russia all’Ucraina. Una situazione che prospetta dunque nuovi rincari e dei prezzi per il 2025 davvero difficili da gestire. Il Governo italiano ha comunque specificato che, almeno al momento, non ci sono problemi di approvvigionamento.

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Stangata sulle bollette del gas, cosa accade? (Al25.it)

Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha specificato come “il nostro paese, grazie alle diversificazioni degli approvvigionamenti di gas messi in campo negli ultimi anni, si può dire ormai indipendente dal gas russo. Riteniamo di poterci definire al sicuro sulle quantità. Sotto osservazioni rimangono quelle che sono le possibili oscillazioni di prezzo”.

Sempre questi ha specificato che prima dell’attacco all’Ucraina, l’Italia riceveva il 40% del proprio fabbisogno di gas dalla Russia mentre oggi siamo indipendenti da questo paese sostituendolo con gas che provengono da est, cioè dall’Azerbaigian, e da sud, Algeria e Libia.

Nonostante questo il costo del gas continua ad aumentare a fronte di una speculazione finanziaria dovuta proprio dal cambiamento in Russia. Il gas lo paghiamo, infatti, circa quattro volte di più di prima dell’invasione in Ucraina. Una situazione che a livello economico sta diventando impossibile da gestire, obbligando molti anche a valutare delle forme alternative per riuscire a riscaldarsi e a vivere con costi maggiormente sostenibili.

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