Il congedo diventa di 3 mesi, ma attenzione ha una scadenza

La manovra di Bilancio 2025 introduce una novità importantissima che farà felici molte famiglie: il periodo di congedo sale a 3 mesi. Ma attenzione perché c’è una scadenza entro cui fruirne oppure si perderà il diritto.

La notizia che tante famiglie aspettavano finalmente è arrivata: il congedo sale a 3 mesi. Tre mesi che saranno retribuiti all’80% a differenza di quanto accadeva fino ad oggi. Un bel cambiamento apportato dal Governo di Giorgia Meloni con la legge di Bilancio 2025.

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Il congedo diventa di 3 mesi, ma attenzione ha una scadenza/Al25.it

Di quale congedo stiamo parlando? Di quello che tanti attendevano: il congedo parentale! Dal 2025 anche i papà potranno stare a casa ben 3 mesi con i figli e riceveranno comunque l’80% del loro stipendio abituale. Fino ad oggi, invece, il congedo era solo di 2 mesi e il secondo mese veniva retribuito appena al 60%.

Dal 2025 non solo il secondo mese sarà pagato all’80% dello stipendio esattamente come il primo ma verrà aggiunta una terza mensilità pagata anch’essa all’80%. Un modo per sostenere la genitorialità in modo concreto e cercare di contrastare il crollo delle nascite che continua ad affliggere il nostro Paese.

Il tasso di natalità in Italia è tra i più bassi in Europa: in Italia, in media, ogni coppia fa 1 figlio. Questo significa che, di questo passo, a breve, ci estingueremo. Non solo: un tasso di natalità così basso mette a rischio l’economia del paese e il sistema previdenziale. E’ necessario intervenire.

Congedo parentale: entro quando puoi sfruttarlo

Il congedo parentale, finalmente, sale a 3 mesi e tutte e tre le mensilità verranno pagate all’80% dello stipendio ordinario. I papà avranno modo di passare più tempo con i figli senza rimetterci. Un modo per cercare di contrastare il crollo delle nascite e per supportare le coppie che desiderano fare figli. Ma attenzione: c’è una scadenza per fruire del congedo o si perde il diritto.

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Congedo parentale: entro quando puoi sfruttarlo – al25.it

Oltre ai vari bonus messi in campo – come, ad esempio, il bonus asilo nido – e oltre alle agevolazioni sulle detrazioni per le famiglie numerose, ora l’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di supportare le coppie anche portando da due a tre mesi il periodo di congedo parentale.

E, come precisato sopra, tutte e tre le mensilità, saranno retribuite all’80% dello stipendio in modo da garantire una maggiore tranquillità economica alle coppie che sono appena diventate genitori. Si spera che pagando il congedo all’80% sempre più papà sfruttino questo periodo di congedo visto che, nel 2023, solo il 30% dei padri ne aveva fruito.

Attenzione però alle scadenze perché c’è un limite temporale entro cui si può godere di questi tre mesi di congedo retribuito: i genitori possono beneficiare di questi tre mesi con retribuzione all’80% solo entro il compimento del sesto anno di età del figlio o della figlia oppure entro 6 anni dall’adozione di un bambino.

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