Una recente analisi ha messo in luce come alcune note creme per il corpo siano paradossalmente dannose: chi non ha superato il test.
La pelle è parte integrante del nostro corpo; quello strato che protegge i nostri organi da agenti esterni. Allo stesso modo però, richiede cure tutto l’anno, ma specialmente in inverno. Ed è qui che entrano in gioco le creme. Focalizzandoci sui prodotti per il corpo, le creme servono principalmente a idratare, nutrire e proteggere la pelle, aiutandola a mantenersi morbida, elastica e sana. Durante l’inverno, la sua utilità diventa ancora più evidente a causa delle condizioni atmosferiche e ambientali che mettono a dura prova la pelle.
Questo per diversi motivi; primo tra tutti per ripristinare il film idrolipidico. Ad oggi tendiamo a lavarci spesso, troppo rispetto alle nostre reali necessità. Questo non fa altro che seccare la pelle dai suoi oli naturali, per giunta rimossi con saponi e bagnoschiuma spesso aggressivi. Per questo motivo, se proprio non possiamo fare a meno di ridurre i lavaggi e il freddo, per forze maggiori tende a seccare la pelle, le creme sono fidate alleata. Eppure, una recente analisi ha rilevato che alcuni marchi, alcuni molto noti, non sono poi così tanto sicuri; in alcuni casi addirittura dannosi.
Un test condotto dal laboratorio tedesco Oko-Test ha analizzato 44 creme per il corpo, includendo prodotti di uso comune in Europa, molti dei quali disponibili anche in Italia. I risultati hanno evidenziato problematiche legate agli ingredienti di alcune creme, tra cui conservanti, fragranze e residui di oli minerali. Tra i prodotti analizzati, 25 creme hanno ottenuto una valutazione ‘molto buona’ grazie a formule prive di ingredienti controversi. Al contrario, 12 creme si sono dimostrate problematiche per la presenza di sostanze potenzialmente dannose per la salute o l’ambiente.
Le creme bocciate includono marchi noti come:
Questi prodotti sono stati penalizzati per la presenza di MOAH, PEG e fragranze allergeniche. Particolarmente sorprendente è il caso della crema Rituals, una delle più costose del test, che ha ottenuto l’ultima posizione a causa degli ingredienti considerati ‘controversi’.
Al contrario, hanno ottenuto una valutazione ‘molto buona’ i marchi:
Gli oli minerali, presenti in alcune creme, contengono residui di idrocarburi aromatici (MOAH) potenzialmente cancerogeni. Anche se l’assorbimento cutaneo non è certo, il rischio è evitabile scegliendo alternative prive di paraffine. Alcuni conservanti, come clorfenesina e clorexidina digluconato, possono provocare reazioni allergiche, mentre fragranze come isoeugenolo e alcol cinnamilico rischiano di irritare la pelle sensibile. I composti PEG, usati per migliorare la texture, compromettono la barriera cutanea e la rendono più vulnerabile. Infine, i polimeri sintetici, difficili da biodegradare, contribuiscono all’inquinamento ambientale.
Infine, è bene ricordare che per proteggere la pelle – e ridurre l’impatto ambientale – è fondamentale leggere attentamente le etichette, preferendo prodotti con ingredienti naturali, privi di conservanti aggressivi e fragranze sintetiche.
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