Sono molti gli oggetti che conserviamo nelle nostre case senza conoscere il loro valore collezionistico: dai giocattoli ai lampadari.
Ci sono oggetti che non muoiono mai, anzi, prendono vita con il passare del tempo, trasformandosi in pezzi da collezione che i collezionisti sarebbero disposti a pagare a peso d’oro. Eppure, spesso non ci rendiamo conto del valore storico di questi oggetti, preferendo conservarli per il loro significato affettivo. Quei cimeli familiari che non buttiamo via per un legame sentimentale potrebbero, in realtà, nascondere una fortuna.
Prendiamo ad esempio quel lampadario vintage o la vecchia sedia a dondolo: potrebbero diventare il sogno di un collezionista, pronto a pagarli migliaia di euro per la storia che racchiudono. Per questo, potrebbe essere il momento di aprire finalmente quell’armadio pieno di cianfrusaglie.
Tra la polvere si nascondono spesso veri tesori che, oltre a liberarci spazio, potrebbero garantirci un guadagno inaspettato. Oggi vi guideremo alla scoperta di alcuni degli oggetti più comuni, ma incredibilmente ricercati dai collezionisti. Va detto che il mercato del vintage è vastissimo, quindi vale sempre la pena approfondire se si possiede un oggetto datato, specialmente se ben conservato.
Partiamo dagli oggetti più comuni, nascosti tra cantine e armadi. Gli anni ’80 e ’90 sono particolarmente amati dai collezionisti. Salvadanai in terracotta, macchine da scrivere Olivetti o Remington, e sedie a dondolo di qualità possono valere centinaia, se non migliaia di euro. Perfino telefoni cellulari come il Nokia 3310 o il primo iPhone sono diventati oggetti di culto, con quotazioni che raggiungono i 1.000 euro.
Non sottovalutate poi le cianfrusaglie tecnologiche che giacciono in soffitta: il primo Walkman a cassette della Sony o l’iPod di prima generazione possono arrivare a valere fino a 4.000 euro. Anche il settore musicale non perde mai il suo fascino. Vinili originali come il White Album dei Beatles hanno raggiunto cifre stratosferiche, fino a 50.000 euro. E chi avrebbe mai detto che il vecchio Game Boy Color o il Sega Master System potrebbero valere rispettivamente 1.500 e 500 euro? Non dimentichiamo i videogiochi: titoli come Mario Kart 64 per Nintendo 64 possono superare i 2.000 euro, purché siano in buono stato e funzionanti.
Anche le librerie di famiglia possono nascondere autentici tesori. I libri antichi, le prime edizioni o volumi con dediche originali degli autori sono tra i più ambiti. Ad esempio, l’edizione originale del 1998 di Harry Potter e la Pietra Filosofale ha raggiunto quotazioni fino a 50.000 euro. E persino vecchi testi scolastici, se ben conservati, possono attrarre collezionisti nostalgici.
Dunque, cosa aspettate? Aprite armadi, rovistate nelle cantine, frugate nelle librerie e soffitte. Ogni oggetto, per quanto sembri insignificante, può nascondere un potenziale valore economico o storico. Rivendere questi tesori non significa solo guadagnare, ma anche dare loro nuova vita nelle mani di chi saprà apprezzarli davvero.
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