Purtroppo ci risiamo, scoppia un nuovo virus in Cina e gli ospedali sono pieni. Ma di cosa si tratta stavolta? Andiamo a scoprirlo.
Allarme dall’oriente con grande paura per la possibilità di veder arrivare il virus anche nel nostro paese. Ecco perché. Tutto quello che è accaduto nel 2019 in Cina ha cambiato per sempre il mondo. Ogni virus che si sviluppa oggi, sei anni dopo, fa tornare la mente a quelli che erano gli albori della pandemia da Coronavirus e ai terribili lockdown a cui siamo stati costretti.
La speranza è che questi episodi tragici possano essere da monito per agire con meno superficialità come accaduto in passato quando nemmeno ipotizzavamo che un virus influenzale potesse fermare il mondo. Oggi dunque una situazione delicata dall’altra parte del mondo scatena un campanello d’allarme per cercare di capire quali contromosse fare e come evitare di rischiare ancora.
La speranza è che tutto si possa risolvere rapidamente, permettendoci di tirare un sospiro di sollievo e di evitare di pensare che le cose possano andare ulteriormente male anche nel futuro anche per quelle persone che oggi tristemente sono ricoverate in ospedale.
Allarme dalla Cina, altro virus e ospedali pieni
Questa situazione in Cina sta portando a un boom di contagi per il virus soprattutto tra i giovani con ospedali che sono al collasso. Il sistema sanitario dunque trema e teme che tutto si possa trasformare in quanto accaduto già cinque anni fa. Il virus si chiama metapneumovirus umano (HMPV) e va a colpire le vie respiratorie proprio come il Coronavirus. Il picco dei casi si è verificato al nord della Cina e in particolare tra i bambini.
Si parla, in questo momento, di un 6.2% di positività dei test effettuati e del 5.2% dei ricoveri per delle malattie respiratorie. Anche, se al momento, non si parla di allarme in Europa è importante fare attenzione a questo virus che sta colpendo i bimbi sotto i 14 anni.
Ken Biao, alla guida di China Cdc, ha affermato che il tasso di infezioni sta crescendo. Reuters riporta le parole di un esperto di malattie infettive di un ospedale di Shanghai, dove vediamo specificato come ci sia bisogno di mettere in guardia dall’uso cieco di farmaci antivirali per combattere il virus umano per il quale al momento non esiste un vaccino. Nelle prossime settimane potrebbe cambiare qualcosa con situazioni magari più chiare.