Cecilia Sala libera, le ultimissime: dove si trova adesso e le prime parole del padre Renato

La gioia è tanta: la giornalista Cecilia sala, finalmente, è di nuovo libera, un aereo la sta riportando in Italia. La nostra connazionale è stata rilasciata poche ore fa dalle autorità iraniane.

Sono stati giorni tremendi per la famiglia di Cecilia Sala, la giornalista italiana trattenuta In Iran. La 29enne romana, dal 19 dicembre scorso era trattenuta in regime di isolamento presso il carcere di Evin, a Teheran e aveva fatto sapere di essere costretta a dormire per terra.

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Cecilia Sala libera, le ultimissime: dove si trova adesso e le prime parole del padre Renato -(foto Ansa)- Al25.it

Cecilia Sala era arrivata in Iran il 13 dicembre scorso ed era stata fermata appena 6 giorni dopo, il 19 dicembre con l’accusa di aver violato le Leggi in vigore nel Paese islamico. A dare la notizia era stato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani. La Farnesina, insieme all’Ambasciata e al Consolato avevano fin da principio iniziato ad occuparsi della vicenda e ora, finalmente, il lieto fine c’è stato.

Un complesso e delicato lavoro sui canali diplomatici e di intelligence ha fatto in modo che finalmente le autorità iraniane abbiano deciso di rilasciare la giovane: proprio pochi minuti fa, da Teheran, è decollato l’aereo che riporterà a casa Cecilia Sala.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha provveduto ad informare personalmente la famiglia della ragazza e ha espresso gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia in Italia.

Cecilia Sala: dal rapimento alla liberazione

E’ tornata libera la giornalista romana Cecilia Sala, arrestata in Iran il 19 dicembre e tenuta in una cella d’isolamento nel carcere di Evin, a Teheran. Poche ore fa un aereo è decollato per riportare la 29enne in Italia dove il padre Renato l’attende con le lacrime agli occhi e le braccia aperte.

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Cecilia Sala: dal rapimento alla liberazione -(foto Ansa)- Al25.it

Sono state settimane di paura, ansia, dubbi tremendi. Eppure papà Renato non ha mai spesso di sperare e di credere nella forza di Cecilia. L’uomo, evidentemente commosso, ha dichiarato all’Ansa: “Sono orgoglioso di lei. Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l’orizzonte. E’ stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia”.

La giornalista sarebbe dovuta rientrare in Italia il 20 dicembre ma dalla mattina del 19 dicembre il suo cellulare risultava irraggiungibile. Subito era stata informata l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri. Poche ore più tardi Cecilia aveva chiamato la madre per informarla del suo arresto e poi una breve telefonata al suo compagno per dire che stava bene e che non era ferita.

Secondo alcuni le telefonate avvenivano sotto sorveglianza e la donna avrebbe letto un foglio in cui altri avevano scritto ciò che doveva dire ai familiari in quanto in entrambe le telefonate Cecilia aveva utilizzato espressioni poco in uso nella lingua italiana, molto forzate per una giornalista. Da quel momento per la famiglia della 29enne è iniziato un vero e proprio incubo che ha avuto fine soltanto oggi.

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