Caffè: elisir di lunga vita? Uno studio rivela che berlo al mattino può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Scopri il momento migliore per gustarlo!
Il caffè, per molti un rito irrinunciabile, è molto più di una semplice bevanda: è un concentrato di composti bioattivi con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Oltre alla ben nota caffeina, contiene infatti oltre 2.000 sostanze che possono apportare numerosi benefici all’organismo. Ma c’è un momento migliore per berlo e massimizzare i suoi effetti positivi?
Caffè e longevità: una ricerca promettente
Numerose ricerche scientifiche hanno associato il consumo regolare di caffè a una riduzione del rischio di diverse malattie e a un aumento della longevità. Un recente studio pubblicato su Ageing Research Reviews, ad esempio, suggerisce che bere caffè può aggiungere in media 1,8 anni di vita sana.
Quanto caffè bere? Le linee guida
Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), un consumo moderato di caffè, pari a 3-5 tazzine al giorno (o circa 400 mg di caffeina), è considerato sicuro per la maggior parte degli adulti. Fanno eccezione le donne in gravidanza o allattamento, per le quali si consiglia di limitare l’assunzione di caffeina a 200 mg al giorno.
Il momento migliore? La mattina, secondo uno studio
Al di là dei benefici ormai assodati, una domanda sorge spontanea: esiste un momento migliore per bere il caffè? Una nuova ricerca, pubblicata sull’European Heart Journal, sembra dare una risposta affermativa. Lo studio, condotto dal Dott. Lu Qi della Tulane University di New Orleans, ha coinvolto 40.725 adulti, partecipanti al US National Health and Nutrition Examination Survey tra il 1999 e il 2018.
I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi:
- Bevitori mattutini (36%): consumavano caffè principalmente prima di mezzogiorno.
- Bevitori “per tutto il giorno” (16%): consumavano caffè in modo distribuito tra mattina, pomeriggio e sera.
- Non bevitori (48%): non consumavano caffè.
I risultati: mattinieri premiati
I risultati sono sorprendenti: rispetto ai non bevitori, i bevitori mattutini hanno mostrato una riduzione del 16% del rischio di mortalità per qualsiasi causa e del 31% del rischio di mortalità per malattie cardiovascolari. Al contrario, non è stata osservata alcuna riduzione significativa del rischio nei bevitori “per tutto il giorno”.
L’importanza dell’orario: ritmi circadiani e ormoni
Secondo il Dott. Lu Qi, questi risultati suggeriscono che non conta solo la quantità di caffè consumato, ma anche il momento in cui lo si beve. “Bere caffè al mattino riduce il rischio di morte per malattie cardiovascolari. Una possibile spiegazione è che berlo nel pomeriggio o alla sera possa alterare i ritmi circadiani e i livelli di ormoni come la melatonina“, spiega l’esperto. Queste alterazioni, a loro volta, potrebbero influenzare negativamente fattori di rischio cardiovascolare come l’infiammazione e la pressione sanguigna.
Un motivo in più per amare il caffè (della Mattina)
Questo studio aggiunge un tassello importante alla comprensione degli effetti del caffè sulla salute. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati, sembra proprio che il caffè del mattino sia un’abitudine non solo piacevole, ma anche potenzialmente benefica per la salute cardiovascolare e la longevità. Un motivo in più per godersi la propria tazzina di caffè appena svegli, senza dimenticare, naturalmente, le raccomandazioni su un consumo moderato e consapevole.