Nel 2025 è possibile ottenere il bonus mensile per assistenza: come richiederlo, modalità di spesa e requisiti.
Con l’anno nuovo, insieme all’inflazione in lieve aumento e le nuove misure pronte a tagliare il cuneo fiscale, il governo ha pensato ad una delle categorie ad oggi più svantaggiate: quelle degli anziani. Da qui l’esordio del bonus assistenza, un assegno mensile destinato a persone che rispettano determinati requisiti, tra cui la soglia dell’ISEE sanitario e il criterio anagrafico. Si tratta di coloro che, non avendo un reddito elevato, fanno difficoltà a sostenere le cure di assistenza che necessiterebbero.
Questo supporto, già dal suo primo annuncio negli scorsi mesi, ha ottenuto sin da subito un certo successo. Basti pensare a tutti i lavoratori con legge 104 che non riescono più a sostenere il peso famiglia-lavoro, a causa di genitori non più sufficientemente autonomi per stare da soli. Ma anche tutti gli anziani, magari senza nessuno, abbandonati ad un sistema che sembrava ignorarli.
Ad oggi, si stima che il bonus sarà destinato a circa 25.000 anziani non autosufficienti in tutta Italia, su un totale di 4 milioni di anziani presenti nel Paese. Per questa misura, il budget annuale è fissato in 250 milioni di euro per anno: la stessa somma sarà destinata nel 2026. Vediamo dunque i requisiti e modalità di richiesta.
Come richiedere il bonus per assistenza anziani: requisiti e modalità di spesa
Il Bonus Assistenza Anziani, che partirà nel 2025, rappresenta un aiuto concreto per le persone più fragili, quelle che si trovano in difficoltà nel sostenere le spese di assistenza a causa di una condizione di non autosufficienza. Si tratta di un contributo mensile di 850€, pensato per andare incontro agli anziani che, purtroppo, spesso devono fare i conti con la solitudine, la difficoltà economica e una qualità della vita che peggiora con il passare degli anni.
Il bonus è riservato a chi ha almeno 80 anni e si trova in una condizione di non autosufficienza, certificata dall’INPS, che rende necessario l’aiuto di una persona per le attività quotidiane. Questo significa che il beneficiario non è in grado di vivere autonomamente, ma ha bisogno di supporto continuativo.
Inoltre, per poter accedere a questo beneficio, è necessario rientrare in un determinato intervallo economico, con un ISEE sociosanitario inferiore a 6.000€. Questo indicatore però, non è da confondere con altre soglie reddituali, poiché è una voce specifica per le cure sanitarie. Questo supporto si va a cumulare con l’attuale assegno di accompagnamento.
Anche se l’importo mensile sembra generoso, va sottolineato che il bonus deve essere utilizzato esclusivamente per spese relative all’assistenza, come il pagamento di un assistente domiciliare o l’acquisto di servizi qualificati. Non è possibile utilizzare il bonus per altre finalità, pena la revoca del contributo. Questa misura, che si prevede durerà fino al 2026, rappresenta quindi un sostegno importante per le famiglie che si trovano a fronteggiare le difficoltà di cura e assistenza di un anziano non autosufficiente.
