Alcuni lavoratori hanno diritto all’assegno INPS di 600 euro al mese a partire da 57 anni e fino al momento della pensione: ecco chi può fare domanda.
Ci sono dei lavoratori che hanno la possibilità di arrivare all’età pensionabile con un indennizzo-ponte mensile, che viene erogato dall’INPS. Non tutti lo sanno, ma questo è un trattamento ad hoc rivolto a chi oggi ha compiuto 57 anni, e quindi non andrà in pensione prima del 2035, quindi quando avrà compiuto 67 anni, requisito necessario per tale trattamento previdenziale.
L’assegno INPS da 600 euro, che è sulla falsariga del trattamento minimo dell’Istituto, rappresenta una sorta di “salvagente” per i lavoratori nati nel 1968. Nel caso in cui dovesse essere abbinato ad altri redditi non da lavoro, come possono essere degli investimenti finanziari o affitti, può permettere la cessazione del lavoro in anticipo, così da arrivare alla pensione di vecchiaia con maggiore serenità. È importante sottolineare che questa misura può essere richiesta solo da alcuni lavoratori, non da tutti.
Assegno INPS da 600 euro: come funziona e a chi spetta
L’assegno INPS da 600 euro ha una durata decennale e possono procedere con la domanda le lavoratrici e i lavoratori autonomi. Tuttavia, c’è anche un’altra specifica da tenere in considerazione per inoltrare la richiesta e questa riguarda il genere: le donne potranno averlo a 57 anni, mente gli uomini a 62 anni.
La somma è conosciuta con il nome tecnico di “indennizzo commercianti” o “rottamazione della licenza” e si rivolge proprio a chi tutti i giorni deve far fronte alle difficoltà della partita Iva. Tale indennizzo è diventato stabile dal 1° gennaio 2019. Tuttavia, è bene sottolineare che la misura spetta solo alle categorie di autonomi iscritte alla Gestione speciale commercianti da almeno 5 anni.
Rientrano nella lista gli esercenti attività commerciale al minuto in sede fissa; gli esercenti attività di somministrazione al pubblico di bevande e alimenti, in qualità di titolari o coadiutori; agenti e rappresentanti di commercio; esercenti attività commerciale su aree pubbliche.
Le persone interessate devono chiudere l’attività definitivamente e la partita Iva, riconsegnando la licenza o autorizzazione al proprio comune di residenza, così come bisogna procedere con la cancellazione dal Registro di appartenenza presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico e Amministrativo.
In seguito, poi, bisognerà presentare una domanda all’Inps, che dovrà fare tutti i controlli del caso. La domanda deve essere presentata online all’INPS nel servizio predisposto “Domanda di indennità commercianti” o tramite il Contact Center Inps, enti di patronato e intermediari dell’Istituto e servizi telematici.