Il Governo di Giorgia Meloni, anche per il 2025, ha riconfermato l’Assegno di Inclusione. Tuttavia sono state apportate modifiche sugli importi e sui requisiti per ottenere l’agevolazione. Scopriamo che cosa è cambiato.
L’Assegno di Inclusione è entrato in scena con la legge di Bilancio 2024 con lo scopo di sostituire il vecchio Reddito di Cittadinanza, abolito dal Governo di Giorgia Meloni. L’Esecutivo ha deciso di riconfermare l’aiuto anche per quest’anno insieme a moltissimi altri bonus come il Supporto Formazione e Lavoro, la Carta dedicata a Te e la Carta acquisti.
Si tratta di sussidi pensati per aiutare le fasce economicamente più deboli della popolazione: le famiglie maggiormente esposte al rischio di finire in condizioni di povertà assoluta. L’Assegno di Inclusione non può dirsi perfettamente sovrapponibile al vecchio Reddito in quanto per averne diritto devono essere soddisfatti requisiti ben più stringenti.
Infatti non è sufficiente avere Isee e reddito bassi: è indispensabile anche che all’interno del nucleo familiare ci sia almeno un soggetto non occupabile. Fanno parte della categoria dei “non occupabili” i minori di 18 anni, le persone che hanno già compiuto 60 anni e gli invalidi con percentuale pari o superiore al 67%.
Con la manovra di Bilancio 2025, il Governo ha riconfermato l’ADI ma con grandi novità: sono stati modificati sia gli importi che i requisiti per averne diritto. Saranno più vantaggiosi oppure meno? Nel prossimo paragrafo vediamo nei dettagli che cosa è cambiato.
Assegno di Inclusione: i nuovi requisiti per il 2025
Via libera anche per quest’anno all’Assegno di Inclusione, il sussidio che, dal 2024, ha sostituito il vecchio Reddito di Cittadinanza. Il Governo Meloni ha riconfermato anche per il 2025 questa misura di sostegno alle famiglie ma con due importanti modifiche: cambiano gli importi e anche i requisiti per avere l’agevolazione.
Come anticipato, l’Assegno di Inclusione – a differenza del vecchio Rdc – si rivolge esclusivamente a quelle famiglie al cui interno ci sia almeno un minorenne o un disabile o una persona dai 60 anni in su. Tuttavia non basta: è necessario anche che Isee e reddito familiare non superino certe soglie. Fino al 2024 le soglie limite erano le seguenti:
- Isee non superiore a 9360 euro;
- reddito familiare non superiore a 6000 o non superiore a 7500 euro nel caso di nuclei familiari composti solo da disabili o da persone con almeno 67 anni.
L’Esecutivo ha deciso di modificare queste soglie limite. Nel 2025, per ottenere l’ADI, Isee e reddito dovranno essere questi:
- Isee non superiore a 10.117,17 euro;
- reddito familiare non superiore a 6500 euro o a 8190 euro nel caso di famiglie composte solo da disabili o da soggetti dai 67 anni in avanti.
Pertanto la platea dei percettori dell’ADI quest’anno sarà molto più ampia.
Assegno d’Inclusione: ecco quali saranno i nuovi importi
Il Governo di Giorgia Meloni ha dato il via libera all’Assegno di Inclusione ma modificando i requisiti per poter ottenere il sussidio. Non solo: sono stati modificati anche gli importi.
Nel 2024 l’ADI corrispondeva a 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per pagare l’affitto. Nel caso di famiglie composte solo da disabili o da anziani con almeno 67 anni di età, l’ADI saliva a 630 euro e il contributo per l’affitto si abbassava a 150 euro. In entrambi i casi, dunque, in totale il sussidio ammontava a 780 euro al mese.
Quest’anno, invece, gli importi saranno i seguenti:
- 541 euro al mese più 303 euro per l’affitto;
- 682,50 euro più 162,50 euro per l’affitto.
In questo modo l’importo del sussidio supererà abbondantemente in entrambi i casi gli 800 euro mensili