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Anche quest’anno non hai capito come finisce “Una Poltrona per due”? Il finale spiegato

Una Poltrona per due ancora una volta ci ha tenuto compagnia la sera della Vigilia, ma ancora qualcuno non ha capito come finisce. Te lo spieghiamo noi.

La pellicola è ormai un grande classico del Natale anche se parla di tutt’altra cosa. Nonostante questo continua a riempire il nostro palinsesto, su Italia 1 solitamente, la sera del 24 dicembre. Le motivazioni sono sempre le stesse, l’idea di donare agli italiani qualcosa di consolatorio, di familiare, in una serata dove si cerca tranquillità e che sa di famiglia. Proprio per questo allora viene riproposto dopo che diversi decenni fa questa messa in onda arrivò in modo casuale.

Anche quest’anno non hai capito come finisce “Una Poltrona per due”? (Youtube) Al25.it

Il film del 1983 è diretto da John Landis e vede tra i protagonisti Dan Aykroyd e Eddie Murphy oltre a Jamie Lee Curtis. Girato tra New York e Philadelphia tra il 1982 e il 1983 è diventato un cult anche se la critica, al momento dell’uscita ma anche dopo, non l’ha particolarmente riconosciuto come film di livello. Oggi però vogliamo spiegarvi il finale che in molti fanno fatica ancora a capire e che in realtà nasconde dei messaggi molto interessanti.

Il finale di Una Poltrona per due

Come finisce Una Poltrona per due? Facciamo prima un passo indietro per raccontarvi la storia di questo simpaticissimo film che lascia anche molto riflettere sulla vita e su quello che ci accade.

Il finale di Una Poltrona per due (Youtube) Al25.it

Protagonista è Louis Winthorpe III, un agente di cambio che trascorre la vita tra il lavoro e gli amici alla ricerca della bella vita. Billy Ray Valentine, invece, è un senzatetto che campa di espedienti e che si spaccia per un veterano del Vietnam. I due si incontrano quando per caso, durante la Vigilia di Natale, si scontrano.

Si scambieranno i ruoli come accade nella famosa novella “Il Principe e il Povero”. Famosa per il finale è rimasta la frase “Vendo 200 aprile a 142” che per molti però è ancora oggi un vero e proprio enigma. Per capirlo si deve essere anche pratici di borsa e di affari di Wall Street. L’operazione di vendere 200 aprile a 142, senza nulla in mano, comprando altrettanti futures per 46 centesimi da rivendere a 142 li fa ricchi permettendo loro un guadagno del ben 208%. Insomma un colpo di scena mica da ridere che darà anche al povero senza tetto una vita dal lusso sfrenato.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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